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“Lo Scognato si vuole prendere il Rione Traiano”, l’avvertimento del boss contro il clan di Bagnoli

Il collaboratore di giustizia ha raccontato il patto tra i boss Esposito e Sorianiello e il tentativo di “Alfredo ‘o Biondo” di mettere gli altri clan contro il gruppo di Bagnoli.
A cura di Nico Falco
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Massimiliano Esposito "lo Scognato" e Alfredo Sorianiello "Il Biondo"
Massimiliano Esposito "lo Scognato" e Alfredo Sorianiello "Il Biondo"

Massimiliano Esposito, alias "lo Scognato", ritenuto dalla Dda capo del clan di Bagnoli e attualmente ricercato, subito dopo la scarcerazione avrebbe tentato un'alleanza con clan Sorianiello, ma tutto sarebbe saltato per via del suo omologo, Alfredo Sorianiello ‘o Biondo, che dopo aver stretto un patto gli avrebbe messo contro gli altri gruppi criminali facendo credere loro che volesse conquistare il Rione Traiano. La circostanza emerge dall'ordinanza contro il clan di Bagnoli, eseguita il 17 settembre scorso.

Gli accordi coi Sorianiello per la cocaina

Nell'ordinanza vengono menzionate le dichiarazioni di Yuseff Aboumouslim, nipote di Esposito ed ex suo fedelissimo, oggi collaboratore di giustizia. Secondo il giovane, Esposito incontrò Sorianiello, capo del gruppo "della 99", nel 2019, quando tornò in libertà dopo aver scontato oltre 20 anni di carcere. I due si sarebbero accordati per la cocaina, che Esposito avrebbe cominciato ad acquistare dal clan del Rione Traiano, con successivo patto per la divisione delle piazze di spaccio.

Ci sarebbero poi stati dei contrasti, per i quali Esposito avrebbe chiesto l'intervento del clan Licciardi, a cui sarebbe storicamente legato, ma il gruppo della Masseria Cardone si sarebbe rifiutato per non impegnarsi in una guerra coi clan del Rione Traiano.

"Lo Scognato vuole prendersi il Rione Traiano"

La rottura, ha raccontato ancora Aboumouslim, sarebbe arrivata dopo un tentativo di alleanza. Esposito, legato anche agli Scognamillo di Soccavo, eredi dello storico clan di Ciro Grimaldi "Settirò", avrebbe cercato di favorire un'alleanza tra loro e i Sorianiello. Ci sarebbero stati prima degli accordi, ma successivamente Alfredo Sorianiello gli avrebbe chiesto di decidere da che parte stare. E lui avrebbe scelto gli Scognamillo, anche perché avrebbe saputo che "‘o Biondo" avrebbe chiamato a raccolta gli altri clan, compresi i rivali, per cercare di metterli contro di lui.

La vicenda trova riscontro anche nelle parole dello stesso Esposito che, intercettato, parla dei suoi rapporti col clan Sorianiello. Lo Scognato spiega di avere avuto una discussione ma di averla risolta, tanto che nella circostanza "aprimmo una bottiglia". Solo che, dopo il loro incontro, Sorianiello "si andò a chiamare tutte le persone del Rione, quelle di sopra, di sotto e pure la gente di Soccavo che aveva contro dicendo che lo Scognato si voleva prendere il Rione Traiano e Soccavo".

Nella telefonata Esposito continua dicendo che, in realtà, non era vero nulla, e che a lui interessava soltanto l'area cosiddetta della 44, quella controllata dal clan Cutolo, "per mezzo del fatto del mio parente… poi del resto non mi interessava".

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